Che cos’è la realtà aumentata

B Human
Essere digitali
Published in
3 min readFeb 7, 2017

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Arricchire la nostra percezione sensoriale del reale con informazioni aggiuntive

Che cos’è la realtà aumentata

La realtà aumentata (in inglese augmented reality, abbreviato “AR”) è definibile come l’arricchimento della nostra percezione sensoriale del reale con informazioni aggiuntive. Questo è permesso da un processo informatico ed è fruibile attraverso un medium, un dispositivo che permette di percepire le informazioni nella realtà e interagire con esse. In poche parole, la nostra realtà fisica acquisisce informazioni in più, diventata -appunto- aumentata.

A cosa serve la realtà aumentata

La realtà aumentata serve semplicemente per avere in tempo reale maggiori informazioni sul mondo che ci circonda, queste informazioni possono essere di carattere pratico, come avere le indicazioni stradali per tornare a casa; culturali come le guide virtuali dei musei o ludiche come la famosa caccia ai Pokemon GO.

Come funziona la realtà aumentata

Diversamente dalla realtà virtuale, che è immersiva, la peculiarità della realtà aumentata è di aggiungere informazioni virtuali alla nostra percezione reale. Ciò avviene principalmente tramite uno schermo, che può essere il display di uno smartphone, di un tablet, un occhiale o un visore per la realtà aumentata ma che nel prossimo futuro potrebbe essere anche una lente a contatto.
Dato che la vista non viene impedita, questa tecnologia è stata sempre sviluppata e adottata, ancor prima di avere una diffusione commerciale, per usi lavorativi si pensi solo ai caschi head-up display (HUD) in dotazione ai piloti (prima militari poi anche civili) che permettono di visualizzare informazioni di volo senza distogliere lo sguardo.

I campi di applicazione della realtà aumentata

Con la realtà aumentata, dunque, a seconda del programma, si può fruire di una vasta gamma di informazioni, da quelle pratiche a quelle più commerciali, per una gamma di applicazioni pressoché infinita. È la sua ampia versatilità a renderla una delle tecnologie del futuro, tanto da rappresentare, nelle stime degli analisti, un mercato potenziale più ampio di quello rappresentato dalla realtà virtuale

Se oggi abbiamo potuto giocare con i Pokemon GO, usare qualche applicazione commerciale per scegliere magari i mobili della casa, o avere informazioni su qualche monumento, allora non abbiamo visto ancora nulla.

Il futuro della realtà aumentata

Si può capire appieno il futuro di questa tecnologia e cosa ci permetterà di fare se si va a guardare i visori di realtà aumentata che sono stati presentati in questi anni, dai Google Glass ai Sony’s SmartEyeglass. Tra tutti, quello che per ora mostra tutte le potenzialità del mezzo è Microsoft HoloLens. In questo caso si fa ricorso all’impiego degli ologrammi, cioè immagini tridimensionali che attraverso il display vengono visualizzate nell’ambiente circostante in maniera iper-realistica, ovvero tenendo conto della prospettiva dello spazio rispetto all’osservatore. A cosa potrà servire? Semplicemente a fare di tutto. Da guardare una partita su uno schermo virtuale, a progettare oggetti con l’ausilio di prototipi virtuali, dalla formazione a distanza al gioco.
Il carattere pratico di questo tipo di applicazioni e l’estrema versatilità degli ambiti di utilizzo lasciano immaginare che la realtà aumentata possa avere uno sviluppo esponenziale in futuro, proprio perché permette di veicolare servizi e programmi utili per la vita di tutti i giorni.

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