E’ ora di “reinventare” il mobile learning

Che cos’è il Mobile learning

B Human
Essere digitali

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Il mobile learning è definibile come l’apprendimento che avviene attraverso strumenti tecnologici che non siano un PC od un laptop — quindi esso avviene mediante l’utilizzo di dispositivi quali tablet e smartphone — e grazie all’utilizzo di una connessione internet.

È un particolare tipo di apprendimento, afferente al macro insieme del micro-learning, che nasce proprio per essere fruibile attraverso questi strumenti: difatti, tutto il materiale accessibile agli utenti è pensato, ideato e progettato per poter essere utilizzabile anche su schermi a bassa risoluzione, come ad esempio quelli di smartphone ed iPhone; inoltre è una tipologia di didattica che può avvenire ovunque, a patto che ci sia una connessione internet disponibile mediante la quale accedere al materiale per visionarlo o scaricarlo, qualora esso fosse pensato anche per la modalità offline.

Il mobile learning si avvale di tutta una serie di strumenti per garantire ai discenti la maggiore facilità e rapidità di apprendimento possibile: di solito si tratta di video, di tutorial o di documenti molto snelli ed agili da consultare.

Tutto questo materiale va a sostituire pesanti ed ingombranti manuali: ogni unità fruibile dagli utenti è incentrata su un singolo argomento, che viene trattato nell’arco di pochi minuti — nel caso di un video — o di poche pagine, qualora si trattasse di un documento da leggere.

Come utilizzare efficacemente il mobile learning in ambito educativo: i vantaggi di tale sistema di apprendimento

Ormai da un po’ di anni anche in Italia, come in molti altri Paesi del mondo, si sta assistendo alla diffusione massiva, in tutte le fasce della popolazione, di smartphone e tablet: strumenti peculiari ed indispensabili per il mobile learning.

Ciò ha garantito a questa particolare forma di studio e di apprendimento di poter uscire dal limbo dell’essere considerata una mera attività di apprendimento accessoria, non importante, a ricoprire invece una notevole influenza nei momenti didattici.

Per capire meglio questo concetto è bene ripensare all’eccellente definizione della parola accessibilità che viene data in “Le parole dell’E-learning”. Essa recita: “Accesso consiste nel creare un ambiente che tutti, indipendentemente dalle proprie condizioni fisiche, psicologiche o sensoriali, possano usare in modo confortevole.

La proprietà di un ambiente, fisico o simbolico (es. un software), che non ostacola l’accesso alle risorse in esso presenti. In particolare, un sito web accessibile è progettato in modo da poter essere fruibile anche da chi, avendo problemi visivi, ricorre a un browser audio, che legge il contenuto della pagina”.

Questo è particolarmente importante se si pensa che il mobile learning può essere sfruttato ampiamente per garantire una ricca offerta formativa a persone con abilità differenti: il mobile learning è uno strumento validissimo, ad esempio, nei casi in cui vi siano discenti affetti da patologie correlate all’apprendimento, perché — fornendo contenuti “in pillole”, ovvero in micro-dosi da pochi minuti o poche pagine — riesce ad essere sfruttato anche da persone la cui capacità di attenzione è ridotta.

I concetti filtrano ed arrivano a destinazione, con la speranza di rimanere in possesso del discente anche per un lasso di tempo più lungo di quanto accadrebbe se si apprendesse nel metodo tradizionale, ovvero attraverso libri di testo e manuali.

Se ci si sofferma sulla definizione riportata poco sopra, si comprende che per dispensare dei contenuti altamente competitivi in versione mobile learning bisogna prestare attenzione ad alcuni aspetti peculiari di questa forma di insegnamento — apprendimento:

- la risoluzione degli schermi: non tutti i dispositivi hanno la medesima risoluzione dello schermo; ci sono, difatti, delle sensibili differenze di dimensioni tra lo schermo di uno smartphone e quello di un tablet. Bisogna tenerne conto in fase di progettazione di un corso di mobile learning, perché non è detto che la medesima persona vi acceda sempre con lo stesso dispositivo per tutta la durata del corso stesso;

- l’aspetto grafico e di navigabilità del corso offerto: bisogna tenere conto anche di questo in fase di creazione, perché può essere che al corso, ad esempio, accedano persone portatrici di abilità differenti. Si sta parlando, in questo caso, di persone ipovedenti ma anche di persone affette da patologie motorie che ne rendano minori o più difficoltosi i movimenti: pensare ad un corso di mobile learning senza tenerne conto, vuol dire andare contro la definizione stessa di accessibilità e vuol dire impedire ad una fetta di discenti di poter ricevere formazione;

- la possibilità di offrire una trascrizione audio, pensata specialmente per chi è affetto da patologie visive ma anche per chi soffre di dislessia e/o di disgrafia: il supporto audio è indispensabile per queste categorie di discenti e non includerlo nella progettazione di un corso di mobile learning sarebbe di sicuro uno svantaggio.

Come si potrebbe utilizzare il mobile learning anche in un contesto aziendale

Il mobile learning è uno strumento che potrebbe essere vantaggiosamente sfruttato anche a livello aziendale.

Numerosi studi dimostrano come il livello di attenzione di un uditorio incominci a calare dopo dieci minuti dall’inizio di una conferenza, di un workshop, di un incontro formativo, e come dopo 20 minuti non c’è più alcuna attenzione a quanto viene dispensato dal relatore: questo dovrebbe mettere in guardia circa l’effettiva utilità di incontri che perdurino per svariate ore consecutive.

Molto meglio, invece, avvalersi di uno strumento come il mobile learning, in questo caso la formazione godrebbe di indiscutibili vantaggi:

- flessibilità oraria: il personale potrebbe scegliere come, dove, quando ed in che momento della propria giornata dedicarsi alla formazione aziendale, poiché i contenuti del mobile learning sono disponibili online 24 ore al giorno e 7 giorni la settimana. Non esisterebbero più i vincoli di orario che invece un corso formativo tradizionale prevede;

- libertà di accesso ai contenuti: mettere a disposizione del personale dei contenuti scaricabili e consultabili anche offline, significa assicurarsi che quei contenuti vengano sfruttati nella maniera migliore possibile nel momento del bisogno;

- garanzia di apprendimento: se il personale di un’azienda a propria disposizione ha dei contenuti stringati ma al medesimo tempo esaustivi, che rispondano in modo conciso, rapido e preciso alle esigenze del momento, sarà più portato a consultare quel materiale nel momento del bisogno, piuttosto che doversi dedicare alla lettura di manuali corposi alla ricerca di una risposta al proprio dubbio od alla propria esigenza.

Ciò, in termini di risparmio di tempo, è di sicuro molto vantaggioso per l’azienda.
Inoltre, per verificare che il personale effettui in maniera corretta la formazione proposta, l’azienda può predisporre dei quiz o delle verifiche — anche sotto forma ludica e gradevole per gli utenti — in modo tale da non farli sentire eccessivamente sotto pressione e da non mortificarli con l’idea di un controllo eccessivamente vicino a quello esercitato dalla formazione scolastica tradizionale.

Innovazioni e miglioramenti che il mobile learning può apportare nel mondo dell’e-learning

La vera sfida del mobile learning è quella di rendere il momento di formazione un’esperienza priva di stress, piacevole, stimolante ed allettante.

Questo vuol dire che il mobile learning deve essere in grado di garantire un accesso rapido ai contenuti desiderati, deve offrire risposte centrate sulle esigenze e sui problemi manifestati dall’utente e soprattutto non deve presentare problemi tecnici di consultabilità e di configurazione che possano spazientire il discente o possano farlo sentire frustrato (si sta parlando, in questo caso, di video troppo “pesanti” per poter essere scaricati e visti su uno smartphone, di documenti con un formato che ne renda difficoltosa la navigazione e la consultazione eccetera).

Non tutti i corsi di e-learning “tradizionale”, ovvero strutturati in modo tale da mettere a disposizione dell’allievo del materiale su cui lavorare per poter passare il corso, sono adatti a venir trasposti in versione mobile: questo perché, generalmente, molti corsi di e-learning tradizionale prevedono la consultazione di materiali piuttosto corposi, un’attività che potrebbe richiedere anche delle ore.

E di certo trascorrere delle ore visionando materiale su uno schermo con una risoluzione bassa è tutt’altro che comodo: è il motivo per cui i corsi di mobile learning devono essere pensati, progettati e strutturati per dispositivi mobile.

Quindi devono avere caratteristiche specifiche, come ad esempio agilità, rapidità di consultazione ed approccio mobile friendly, ottenibile, ad esempio, comprimendo le immagini e rendendole fruibili anche da uno smartphone, piuttosto che sovradimensionando i pulsanti facendo in modo che siano facilmente cliccabili anche da uno schermo con risoluzione bassa.

Bisogna tener conto di un aspetto importante: il mobile learning integra e supporta il processo di formazione: niente simulazioni complesse, quindi, ma sì a sfruttamento di tutte le funzioni che un dispositivo mobile mette a disposizione — come, ad esempio, l’uso dei social media per ricevere materiale di supporto.

Esempi concreti di mobile learning

Il primissimo esempio di mobile learning a cui fare riferimento è la piattaforma sviluppata da Cosvifor: Mlearning. Si tratta di un’applicazione mobile sincronizzata con una piattaforma; essa consente di accedere ai corsi online e di gestirli in tutta tranquillità.

Anche Docebo Mobile è un’eccellente realtà del settore. Gli utenti hanno la possibilità di accedere ai corsi formativi in modalità online ma anche la possibilità di scaricare il materiale e di consultarlo offline; i progressi, anche se la formazione avviene offline, non andranno perduti. Anzi! Grazie alle funzioni di tracciabilità e di sincronizzazione, saranno fruibili e consultabili nell’LMS.

GoFluent è un ottimo strumento per chi desideri imparare il Business English in modalità mobile: è una app dedicata ai professionisti, che garantisce loro un apprendimento costante, a piccole dosi e senza limiti di spazio o di tempo. Le esercitazioni sono garantite su contenuti autentici e sempre aggiornati, orientati verso l’ambito professionale specifico di ogni singolo discente: questo avviene grazie alle numerose partnership di cui GoFluent si avvale.

Infine, last but not least, c’è https://www.piazzacopernico.it/: il sito offre la possibilità di fruire dei corsi di E-learning anche in versione mobile.

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